Pap test

Il Pap test è un esame che accerta la presenza di eventuali alterazioni dell’epitelio che riveste il collo dell’utero e il canale cervicale. Si tratta di un semplice esame di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.

Quando farlo

Viene proposto a tutte le donne in un range d’età compreso tra i 25 e i 35 anni e viene anche eseguito nei casi di HPV DNA test positivo secondo le linee guida nazionali del Ministero della Salute.

Come si fa

Il test viene eseguito durante una normale visita ginecologica dallo specialista.

A cosa serve

Il Pap test ha lo scopo di:

• accertare eventuali alterazioni delle cellule del collo dell’utero prima che diventino cancerose;
• segnalare l’eventuale presenza di infezioni di origine batterica, micotica o virale.

I risultati

L’esito di questo test è classificato con diversi sistemi ma il più usato nel nostro Paese è il sistema  di Bethesda secondo cui è possibile conseguire i seguenti risultati:

• nei limiti della norma: l’esame è negativo, le cellule sono normali e non  c’è l’esigenza di ricorrere ad alcun trattamento;
• alterazioni cellulari benigne: presenza di cellule alterate ma non di origine tumorale bensì di natura infettiva (batteri, funghi o virus) o reattiva (infiammazione, atrofia, particolari terapie, presenza della spirale);
• atipie cellulari: l’esame mostra la presenza di cellule alterate la cui evoluzione, non essendo prevedibile, potrebbe essere la spia di uno stadio tumorale precoce del collo dell’utero.

Le cellule atipiche

Quando il Pap test rileva delle cellule atipiche, cioè quando si è in presenza di una modificazione cellulare, a prescindere dalla sua natura (morfologica, chimica o di comportamento), si parla di atipia cellulare.

Attendibilità dei risultati

Il Pap test può risultare non attendibile nel 10% dei casi quando:

•  il prelievo è insufficiente;
•  è limitato da alcuni fattori come sangue e muco o condizionato da un’errata esecuzione.
• l’attendibilità del test è anche più alta se la paziente non ha rapporti sessuali per almeno 48H e non ha effettuato immersioni per almeno 72H in acqua o lavande vaginali
• Lontano dal periodo mestruale